martedì 17 aprile 2012

27a - SESSIONE SPECIALISSIMA CON I MAESTRI ANTONELLA, ALESSANDRO E MONICA


Li aspettavamo, e i nostri tre amici del CRIF (Centro di Ricerca sull'Indagine Filosofica) arrivano puntualissimi alle ore 15:00

UNA STRANA RICHIESTA

togliersi i grembiuli e metterli da rovescio....

...i grandi  possono fare la stessa cosa con le maglie e i golfini.

Ora tutti devono indossare di nuovo i loro indumenti, 
ma attenzione: rigorosamente da rovescio!


...che strana richiesta è mai questa!?!

Tutti, con i loro vestiti a rovescio, si siedono in cerchio...

LE PRESENTAZIONI

Mi chiamo Antonella. A come ancora perché mi piacciono le cose che mi danno sicurezza
Mi chiamo Monica. M come mimosa, perché mi piace il giallo
  • Mi chiamo Alessia. A come  ape perché mi piacciono che cose che pungono
  • Io mi chiamo Leonardo. L come leone, perché mi piace....il pericolo
  • Io mi chiamo Alessandro. Come Alessia: A come ape, perché mi piacciono le cose che pungono
  • Io mi chiamo Dario. Inizia con la D perché mi piacciono i dinosauri
  • Io mi chiamo Jonathan..... perché mi piace fare il gira-scuola
  • Io mi chiamo Gianluca. G come ghepardo perché mi piace correre
  • Io mi chiamo Federico. Il mio nome inizia come falco perché mi piacciono gli uccelli
  • Io mi chiamo Adam. Il mio nome inizia con la A. A come acqua perché mi piace stare in acqua
  • Io mi chiamo Erika. E come elefante perché a me piace andare in alto
  • Io mi chiamo Sebastian. Il mio nome comincia con la S come salame perché mi piace mangiare il salame (risate)
  • Io mi chiamo Alessandro. A come ali perché mi piace l'idea di volare
  • Io mi chiamo Gabriele. G come...gioielli, perché mi piacciono i gioielli
  • Io mi chiamo Matteo. Il mio nome inizia con la M e mi piacciono le moto
  • Io mi chiamo Matteo S e mi piacciono quattro cose. Il mio nome inizia con M. Mi piace il rosso, un pochino le armi da morte e i felini
  • Io mi chiamo Elena e inizia con la E e mi piace l'elefante perché a me piace stare con gli animali
  • Io mi chiamo Marzia e la lettera M inizia come mare perché mi piace stare nel mare a nuotare
  • Io mi chamo Andrea e il mio nome inizia con la lettera A perché mi garbano i mostri marini e stare in acqua
  • Io mi chiamo Gabriele, e  inizia con la G perché mi piace...girare
  • Io mi chiamo Martina, inizia con la lettera M, come marmotta perché...insomma per i suoi dentini che assomigliano un po' ai miei

Antonella: Monica, ma tu dopo tutto questo lavoro te li ricordi i nomi?
Monica: io no
Antonella: per niente! Alessandro, se li ricorda?
Alessandro: no
Antonella: quindi dobbiamo fare qualcosa....

  • Gianluca: forse...mi è venuto in mente: prendiamo delle etichette, ognuno ci scrive il suo nome e ce le attacchiamo
  • Matteo S: è un'idea!

Antonella: oh, oh!

  • Tutti: (applaudono)


Antonella: queste etichette sono delle etichette un po' particolari
Monica: ne prendi una e passi il pacchetto agli altri
Antonella: e tu passi i pennarelli







Il nome va scritto capovolgendo l'etichetta-maglietta....


Alessandro: (con preoccupazione) a me mi ci entrerà il nome Alessandro?!?

....e poi tutti si attaccano addosso l'etichetta con una molletta da panni



LA LETTURA
Ogni bambino prende una fotocopia come questa 
(clicca per ingrandire e leggere la pagina)



LA FORMULAZIONE DELLE DOMANDE
Dopo avere letto il testo la pagina viene messa sotto la sedia e tutti coloro che hanno domande o commenti sono inviati a dirli.
Antonella scrive tutto su un grande foglio in modo che tutti possano leggere.


 Le domande in tutto sono 13. I nomi degli autori di ciascuna domanda sono scritti dentro una parentesi che però non viene chiusa....)

1. Forse Kaspar doveva essere molto più attento quando si vestiva (Andrea
2. Perché gli dovrebbero dire che è al rovescio? (Marzia
3. Perché si è messo la roba al rovescio? (Elena
4. Secondo me K doveva stare più attento a guardare l'etichetta (Matteo S
5. Perché la storia dice "per fortuna nessuno lo nota"? (Sebastian
6. Perché si è messo anche le mutande a rovescio? (Jonathan
7. Cosa vuol dire la domanda "il cappotto ha le caratteristiche giuste per essere rovesciato"? (Martina
8. Cosa vuol dire "L'esterno può essere anche ciò che appare all'esterno"? (Gianluca
9. Perché K dice che "il cappotto è la parte esterna"? (Dario
10. Perché K voleva mettere le cose al contrario se non guardava? (Alessia
11. Ma K guardava quando si vestiva? (Gabriele M
12. Perché tutti vedono il giubbotto alla rovescia, ma mutande e camicia no? (Matteo F
13. Ma è il fantasma K o è una persona? (Adam


I bambini scelgono anche di aderire, se lo vogliono, a domande fatte da altri. 
(Antonella aggiunge i loro nomi in rosso, e solo alla fine chiude le parentesi)


1. Forse Kaspar doveva essere molto più attento quando si vestiva (Andrea - Alessia – Gianluca – Federico)
2. Perché gli dovrebbero dire che è al rovescio? (Marzia)
3. Perché si è messo la roba al rovescio? (Elena)
4. Secondo me K doveva stare più attento a guardare l'etichetta (Matteo S - Alessandro)
5. Perché la storia dice "per fortuna nessuno lo nota? (Sebastian)
6. Perché si è messo anche le mutande a rovescio? (Jonathan)
7. Cosa vuol dire la domanda "il cappotto ha le caratteristiche giuste per essere rovesciato"? (Martina - Erika)
8. Cosa vuol dire "L'esterno può essere anche ciò che appare all'esterno"? (Gianluca – Dario – Gabriele M - Adam)
9. Perché K dice che "il cappotto è la parte esterna"? (Dario - Elena)
10. Perché K voleva mettere le cose al contrario se non guardava? (Alessia)
11. Ma K guardava quando si vestiva? (Gabr M - Jonathan)
12. Perché tutti vedono il giubbotto alla rovescia, ma mutande e camicia no? (Matteo F – Gabriele B)
13. Ma è il fantasma K o è una persona? (Adam – Leo – Martina)



L'INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI IN COMUNE

Antonella: (rilegge tutte le domande) Cosa hanno in comune le domande?

  • Sebastian: Kasper
  • Alessia: hanno in comune Kasper

Antonella: e poi?

  • Adam: l’attenzione a come si vestiva

Antonella: lo ritrovi anche nelle altre domande Adam questo discorso dell'attenzione? In queste due domande ce lo ritrovi?

  • Adam: no
Antonella: ma questa cosa sull'attenzione la ritrovi nell'agenda, nelle altre domande?
  • Adam: nella seconda, anche se non c'è scritto "più attento".....

Antonella: ...perché si presume  che non sia stato attento. E  poi? Dove lo trovi qualcosa che riguarda l'attenzione?

  • Leo: io l'ho trovato. Nella 4

Antonella: nella 4 "doveva stare più attento"...poi? .... Allora, diciamo che questo dell'attenzione si trova su due domande.
Poi? Vedete qualcosa che c'è in altre domande? Una parolina che si ripete, per esempio

  • Leo: "maglia"
  • Dario: "parte esterna"! C'è nella 9 e nella 8 e nella 9
  • Marzia: "Rovescio" nella 2, nella 3

Antonella: rovescio, rovesciato, nella 2, nella 3

  • Jonathan: nella 6

Antonella: allora la parola rovescio la troviamo in tante domande. Guardate nella 10

  • Dario: "Al contrario" è un sinonimo di rovescio!

Antonella: allora diciamo che nelle nostre domande le paroline che vengono più fuori sono "ATTENTO" e "ROVESCIO". Vuol dire che noi siamo interessati a queste parole. Vogliamo decidere di discutere  su una di queste parole o su una domanda che ci fanno venire in mente? Su che cosa vogliamo discutere?
Le paroline sono ROVESCIO, CONTRARIO ESTERNO, ATTENZIONE.... e mettiamoci anche  KASPER.



IL TITOLO DELLA DISCUSSIONE
Antonella: Proviamo a fare una frase che potrebbe essere il titolo della nostra discussione mettendo insieme queste paroline. Qualcuna possiamo anche lasciarla fuori.



  • Dario: Kasper rovescia al contrario il giacchetto dalla parte esterna
  • Marzia: Kasper non fa mai attenzione quando si mette i vestiti a rovescio
  • Gabriele M: Kasper si mette i vestiti al contrario

Antonella: Bambini, pensate che queste tre proposte possano bastare per decidere su cosa discutere?
Sentiamo un po', chi vuole discutere partendo dalla frase 1?

  • 6 bambini alzano la mano 

Antonella: Chi vuole discutere invece partendo dalla frase 2?

  • 7 bambini alzano la mano

Antonella: Chi vuole discutere partendo dalla frase 3?

  • nessuno alza la mano

LA DISCUSSIONE 
Si sceglie di discutere sulla frase n.2: 
"Kasper non fa mai attenzione quando si mette i vestiti a rovescio"

Antonella: se qualcuno ha da dire qualcosa partendo da questa frase....

  • Elena: mi fa venire l’idea che è un po’ ciucco
  • Leo: a me mi fa venire l'idea che è frettoloso, non ha il tempo di guardare se è a rovescio o se è messa bene
  • Marzia: a me viene che Kasper è distratto
  • Gianluca: a me questa frase mi fa venire la sensazione che praticamente Kasper si vesta senza guardare
  • Federico: quindi è un po’ frettoloso
  • Gabriele M: secondo me K vuole mettere i vestiti come gli pare
  • Alessia: secondo me Kasper deve essere più attento, perché  sennò gli altri gli dicono che ha vestiti a rovescio, però lui non ci crede...

Alessandro R: se qualcuno fa una cosa alla rovescia è sempre per forza ciucco o distratto o lo fa apposta? E se lo fa apposta, cosa vuol dire?

  • Leo: che ha poco cervello
  • Dario: vuol dire che lui vuole fare così perché vuole vedere che cosa succede
  • Adam: secondo me Kasper non pensa a come si veste, cioè non guarda, si veste a caso, non pensa a come si sta mettendo i vestiti
  • Sebastian: forse vuol dire che è disattento, e anche forse se li mette come gli pare
  • Gianluca: Kasper lo fa apposta perché vuole provare a vedere il mondo a rovescio
  • Federico: non ho capito cosa ha detto Gianluca: perché vuole vedere il mondo alla rovescia
  • Gianluca: secondo me K vuole provare a vedere il mondo a rovescio

Antonella: allora io vedo: FRETTOLOSO, CIUCCHINO, DISTRATTO, DOVEVA STARE PIU' ATTENTO, NON PENSA, DISTRATTO, SI VESTE  A CASO, ..........mi sembrano cose un po' negative

  • Andrea: un pochettino sciocco


  • Matteo S: secondo me Kasper non potrebbe neanche vedere che lui ha un mattone e se fanno la battaglia di cuscini lo dà in testa a uno

Antonella: tu stai dicendo che K è così distratto che non si accorgerebbe neanche di avere un mattone in mano. Ho capito bene?


Antonella: Quindi io le metto in un colore che non mi piace molto, che è il marrone, perché sono tutte cose un po' negative.
Io però queste non le ho messe qui dentro: METTE I VESTITI COME GLI PARE, LO FA APPOSTA, VUOLE VEDERE IL MONDO ALLA ROVESCIA
  • Dario: vuol dire che sono positive

Antonella: allora, siccome c'è un colore che mi piace tanto, che è l'arancione, io le metto dentro l'arancione queste qui perché mi sembrano, diciamo, un po' più belle rispetto alle altre



Alessandra: cosa ne pensate di questo? Allora: di là c'è FRETTOLOSO, CIUCCHINO, DISTRATTO, DOVEVA STARE PIU' ATTENTO, SI VESTE A CASO, SCIOCCO.
E di là:  METTE I VESTITI COME GLI PARE, LO FA APPOSTA, VUOLE VEDERE IL MONDO ALLA ROVESCIA

  • Martina: io penso che...secondo me...anch’io la penso come te, perché uno sarà anche un po’ distratto, però così tanto distratto da non accorgersi nemmeno che ha un mattone in mano e lo tira a una persona, mi sembra un po' esagerato. Essere distratto, che ne so, mettere una matita al posto del pennarello…quello capita a tutti, distratto in quel senso capita a tutti, però
  • Dario: io la penso come te perché le cose che hai cerchiato di marrone prima di tutto sono due cose diverse, due insiemi diversi, c’è la differenza, perché quello arancione è venuto fuori da una domanda e invece quello marrone…....ehm.....no mi è sfuggita. Ci penso ancora.

Antonella: Quindi siamo tutti d'accordo sul fatto che sono due cose diverse, ma secondo voi  perché abbiamo detto che quelli arancioni sono positivi?

  • Sebastian: perché secondo me non è che offendono. Sì, offendono sempre, ma un po’ di meno di quelle che te hai cerchiato di marrone.

Antonella: Offendono un po' di meno

  • Sebastian: sì, invece quelle che hai cerchiato di marrone offendono ancora di più

Antonella: ma comunque offendono sempre secondo te quelle arancioni?

  • Gianluca: secondo me quelle cerchiate di marrone sono un po' negative, e invece quelli arancioni sono più positivi, perché vuole vedere cosa succede, quindi un aspetto positivo

Antonella: e quando un bambino vuol vedere cosa succede, com'è questo bambino?

  • Martina: è curioso
  • Sebastian: prima avevo sbagliato. Voglio dire un'altra cosa: quelle arancioni non offendevano
  • Leo: chquelle arancioni sono positive….


  • Adam: quell'insieme arancione sono positive perché ...
Antonella: cosa ti fanno dire quelle arancioni, com'è Kasper?
  • Adam: è molto curioso, vuole capire
  • Gabriele M: quelle arancioni sono positive perché vogliono dire che cosa vuole vedere Kasper al contrario; e quelle marroni, l'insieme del marrone, vuol dire come è lui.

Antonella: Ah, tu stai dicendo che quelle arancioni mi dicono cosa vuol fare Kasper e quelle marroni come è.

  • Erika: quelle arancioni secondo me fanno capire che non si rende conto di quello che fa
Antonella: allora...quelle arancioni, secondo te... quando METTE I VESTITI COME GLI PARE, LO FA APPOSTA, VUOLE VEDERE IL MONDO ALLA ROVESCIA, lui non sa quello che fa
  • Dario: volevo dire che quelle dell'insieme arancione vogliono dire che vuole provare

Antonella: vuole provare, quindi è curioso, vuole capire, vuole provare

Antonella: Bene, abbiamo finito. MA non abbiamo finito tutto, c'è un'altra cosa.

LE FACCINE PER LA VALUTAZIONE
Viene distribuito ora un tondo arancione e un pennarello ad ogni bambino


Antonella: Pensate come è stata per voi questa esperienza. Come vi siete sentiti? Se vi siete sentiti bene, a vostro agio, se invece vi siete sentiti a disagio, se non vi è piaciuto....E su quel tondino arancione che vi ha dato Monica fate uno "smile"

  • Sebastian: cos'è?
  • Dario: ah! Le faccette!

Antonella: ora ognuno di voi mostra la sua faccetta


Ci sono tantissime faccine sorridenti!




GRAZIE 
ANTONELLA, MONICA E ANTONIO!









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