M: Chi si ricorda della volta scorsa, quali modi di dire abbiamo trovato di cui scoprire il significato?
- Vari bambini: "le persone non sono cose", " nessuna nuova, buona nuova".
- Gianluca: quando voi avete fatto questo io non c’ero
- Gianluca: “nessuna nuova buona nuova” vuol dire: nessuna nuova nuova, notizia buona
- Dario: vuol dire che se non ci sono notizie nuove ci sono però notizie buone
- Adam: Nessuna nuova novità o notizia…
- Andrea: vuol dire che non è una brutta notizia, oppure una bella notizia
- Elena: vuol dire che una nuova notizia non è nuova
- Sebastian: una nuova notizia non è NUOVA? Io pensavo che fosse BUONA
- Martina: nessuna nuova notizia è una buona notizia
- Matteo F: è una buona notizia che non ci sia nessuna notizia
- Dario: ah, ho capito! Quando non c’è una notizia nuova c’è una notizia buona, cioè…. non ci sono notizie cattive
- Martina: quando non c’è una notizia non c’è una notizia buona né cattiva perché non ce ne sono punte
M: esempio?
- Dario: io non lo conoscevo prima questo modo di dire e non l’ho mai pensato.
M: allora chiedete ai nonni o ai genitori di farvi degli esempi, di raccontarvi una loro esperienza che potrebbe essere commentata con questo modo di dire.
- Alessandro: se non c’è una notizia si resta così….
M: (.....legge.....) Sapete cosa è un portico?
- Martina: come quello della piazza principale di Lari
M: (....legge....) qual era il concorso?
- Dario: quello delle distinzioni
M: adesso il Direttore ha scelto chi potrà andare al programma televisivo…
- Gabriele M: Sergio, Enrico e Valeria
M: (....legge....) in che cosa saranno migliori le loro frasi? Si chiede Diana
- Martina: secondo me voleva vincere lei, pensava che la sua fosse la migliore
M: a chi piace vincere?
- Leo: all’asilo, quando Gabriele M perdeva, piangeva sempre
- Federico: si metteva nell’angolino e piangeva
- Andrea: anch’io quando perdevo piangevo
- Martina: io quando perdo sbuffo
M: adesso a questa età come ti comporti?
- Gabriele M: …
- Gianluca: all’asilo, anche se perdevo quasi sempre, anche se mi arrabbiavo un po’, però non ho mai pianto per avere perso
M: preferiresti giocare e perdere o non perdere affatto?
- Sebastian: non perdere affatto sennò mi viene la rabbia
- Gabriele M: non perdere affatto, sennò comincio a piangere
- Leo: a me piace vincere, però è uguale…. perché tanto, o vincere o perdere… l’importante è divertirsi, non vincere o perdere!
- Dario: quello che volevo dire anch’io!
- Sebastian: c’è uno sport, il rugby, e quelli vogliono sempre vincere
- Adam: a me piace perdere perché voglio far vincere gli altri
- Jonathan: anch’io
- Gianluca: io non è che voglio vincere sempre sempre, qualche volta vorrei vincere e qualche volta no. Se vinci sempre, poi a giocare non c’è più gusto
- Alessandro: per me è all’incontrario di Adam: io voglio vincere perché voglio far perdere gli altri
- Erika: io invece, pure se perdo, non importa, tanto ora sono grande e non piango più
- Elena: a me piace vincere e poi, quando di solito perdo, cosa che non mi piace affatto, gli altri dicono sempre “Elena non sa fare niente, Elena non è brava a nulla…”
- Federico: a me piace vincere, ma se vinco anch’io devono vincere anche gli altri e se perdo anch’io devono perdere anche gli altri
- Marzia: per me non ha importanza se vinco o perdo, tanto basta divertirsi. Non è che dobbiamo sempre vincere, l’importanza è giocare e divertirsi
- Gianluca: l’importante, non l’importanza
- Alessandro: e io voglio vincere e li voglio far perdere
- Alessia: nella nostra contrada quando facevamo il palio si perdeva sempre e io me la prendevo col mio cane anche se non era stato lui.
M: preferite giocare e perdere o non perdere affatto?
- Alessia: non perdere affatto
- Marzia: e perché?
- Alessia: perché sennò mi arrabbio
- Matteo S: a me piace vincere. Preferisco giocare e vincere
- Gabriele B: che si perde. Giocare e accettare anche di perdere
- Matteo S: alcune volte si vince e alcune volte si perde, però si gioca tutti
- Jonathan: se perdi vincerai un’altra volta!
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