venerdì 30 settembre 2011

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M: Chi si ricorda della volta scorsa, quali modi di dire abbiamo trovato di cui scoprire il significato?









  • Vari bambini: "le persone non sono cose",  " nessuna nuova, buona nuova".
  • Gianluca: quando voi avete fatto questo io non c’ero
(La maestra allora va a trovare sul blog il resoconto dell’ultimo “Circle Time” e lo legge)


  • Gianluca: “nessuna nuova buona nuova” vuol dire: nessuna nuova nuova, notizia buona
  • Dario: vuol dire che se non ci sono notizie nuove ci sono però notizie buone
  • Adam: Nessuna nuova novità o notizia…
  • Andrea: vuol dire che non è una brutta notizia, oppure una bella notizia
  • Elena: vuol dire che una nuova notizia non è nuova
  • Sebastian: una nuova notizia non è NUOVA? Io pensavo che fosse BUONA
  • Martina: nessuna nuova notizia è una buona notizia
  • Matteo F: è una buona notizia che non ci sia nessuna notizia
  • Dario: ah, ho capito! Quando non c’è una notizia nuova c’è una notizia buona, cioè…. non ci sono notizie cattive
  • Martina: quando non c’è una notizia non c’è una notizia buona né cattiva perché non ce ne sono punte


M: esempio?

  • Dario: io non lo conoscevo prima questo modo di dire e non l’ho mai pensato.


M: allora chiedete ai nonni o ai genitori di farvi degli esempi, di raccontarvi una loro esperienza che potrebbe essere commentata con questo modo di dire.

  • Alessandro: se non c’è una notizia si resta così….


M: (.....legge.....) Sapete cosa è un portico?

  • Martina: come quello della piazza principale di Lari


M: (....legge....) qual era il concorso?

  • Dario: quello delle distinzioni

M: adesso il Direttore ha scelto chi potrà andare al programma televisivo…

  • Gabriele M: Sergio, Enrico e Valeria

M: (....legge....) in che cosa saranno migliori le loro frasi? Si chiede Diana

  • Martina: secondo me voleva vincere lei, pensava che la sua fosse la migliore

M: a chi piace vincere?







  • Leo: all’asilo, quando Gabriele M perdeva, piangeva sempre
  • Federico: si metteva nell’angolino e piangeva
  • Andrea: anch’io quando perdevo piangevo
  • Martina: io quando perdo sbuffo

M: adesso a questa età come ti comporti?

  • Gabriele M: …
  • Gianluca: all’asilo, anche se perdevo quasi sempre, anche se mi arrabbiavo un po’, però non ho mai pianto per avere perso

M: preferiresti giocare e perdere o non perdere affatto?

  • Sebastian: non perdere affatto sennò mi viene la rabbia
  • Gabriele M: non perdere affatto, sennò comincio a piangere
  • Leo: a me piace vincere, però è uguale…. perché tanto, o vincere o perdere… l’importante è divertirsi, non vincere o perdere!
  • Dario: quello che volevo dire anch’io!
  • Sebastian: c’è uno sport, il rugby, e quelli vogliono sempre vincere
  • Adam: a me piace perdere perché voglio far vincere gli altri
  • Jonathan: anch’io
  • Gianluca: io non è che voglio vincere sempre sempre, qualche volta vorrei vincere e qualche volta no. Se vinci sempre, poi a giocare non c’è più gusto
  • Alessandro: per me è all’incontrario di Adam: io voglio vincere perché voglio far perdere gli altri
  • Erika: io invece, pure se perdo, non importa, tanto ora sono grande e non piango più
  • Elena: a me piace vincere e poi, quando di solito perdo, cosa che non mi piace affatto, gli altri dicono sempre “Elena non sa fare niente, Elena non è brava a nulla…”
  • Federico: a me piace vincere, ma se vinco anch’io devono vincere anche gli altri e se perdo anch’io devono perdere anche gli altri
  • Marzia: per me non ha importanza se vinco o perdo, tanto basta divertirsi. Non è che dobbiamo sempre vincere, l’importanza è giocare e divertirsi
  • Gianluca: l’importante, non l’importanza
  • Alessandro: e io voglio vincere e li voglio far perdere
  • Alessia: nella nostra contrada quando facevamo il palio si perdeva sempre e io me la prendevo col mio cane anche se non era stato lui.




M: preferite giocare e perdere o non perdere affatto?

  • Alessia: non perdere affatto
  • Marzia: e perché?
  • Alessia: perché sennò mi arrabbio
  • Matteo S: a me piace vincere. Preferisco giocare e vincere
M: ma sei consapevole che quando accetti di giocare può anche darsi che..
  • Gabriele B: che si perde. Giocare e accettare anche di perdere
  • Matteo S: alcune volte si vince e alcune volte si perde, però si gioca tutti
  • Jonathan: se perdi vincerai un’altra volta!

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