martedì 2 ottobre 2012

PIXIE-1

Oggi facciamo la prima sessione di Philosophy for Children in classe 4°.

La maestra Maria Paola di Casciana Terme è venuta appositamente per partecipare alla nostra sessione P4C di oggi. Benvenuta!

Facilita Giulia Carloni







La maestra Giulia, oggi facilitatrice, consegna a ognuno nel cerchio il foglio con il primo capitolo di Pixie




Si legge il testo....




La Comunità formula le domande e poi, chi vuole, si associa alla domanda di un altro.

La Comunità concorda poi questo argomento per la discussione: 
Che importanza ha il nome nella storia di una persona?




LA DISCUSSONE

(Le parti che seguono sono la trascrizione fedele della registrazione audio)
  • Sebastian: secondo me una risposta a questa domanda può essere che ha cambiato nome perché forse quello che gli hanno dato i genitori non gli piaceva
  • Federico: Sì, ma non si può cambiare nome! Perché ti hanno battezzato!
  • Adam: eh, ma Vincenzo Cardarelli...
  • Marzia: ma l'hanno battezzato?
  • Federico: Non si può cambiare nome: perché lo decidono i genitori
  • Adam: io volevo dire che anche Vincenzo Cardarelli ha cambiato il suo nome, quindi...
  • Federico: secondo me anche se a lei non piace il nome NON può cambiarselo, perché...
  • Elena: ...è battezzato
  • Martina: ma non lo sappiamo però se è battezzato o no
  • Adam: siccome Vincenzo Cardarelli e altre persone hanno cambiato il nome, sarà più o meno la stessa cosa in questa storia
  • Federico: vabbé, qui si può anche accettare che ha cambiato il nome, perché tanto è una storia. Non è la realtà
  • Dario: ma se vuoi cambiare il nome perché non puoi?
  • Federico: perché non puoi!
  • Marzia: Si può cambiare se non è battezzato, ma se è battezzato non lo può cambiare
  • Dario: Secondo me invece può cambiarselo il nome, perché, tipo, nei cartoni animati dicono "io mi chiamo...Billy, e invece chiamami..." un altro nome. Se lo può cambiare, tipo...dottor Karvin...
  • Molti:  (risate)
  • Anna: io penso che...quando mi chiamano Anna, che poi è il mio nome, questo mi aiuta a riconoscermi in una certa maniera. Se invece mi faccio chiamare con un altro nome, come mi è successo qualche volta (nickname, o pseudonimo,...) allora un pochino per me cose cambiano. Un po' mi riconosco nel nome  che mi danno, o che mi faccio dare
  • Gianluca: però....secondo me, però...se dici "Io mi chiamo...Michele, però chiamami Miki"...cioé, via, Miki è un nome più per amici, invece Michele è..
  • Federico: ...come Leo!
  • Dario: ...Leonardo! 
Facilitatrice: Allora, vediamo un po' cosa è stato detto fin qui dalla Comunità (legge gli appunti sulla conversazione che ha segnato sul foglio alla lavagna)
  • Dario: io dico che sì, il nome si può cambiare
  • Martina: io per, esempio, la mia amica che si chiama Giulia la chiamo Bu, e lei mi chiama Mentina
  • Marzia: La mia sorella io la chiamo Eri
Facilitatrice: Non mi sembra che ci sia l'ascolto da parte di tutti. Parlate quando la Comunità vi ascolta
  • Adam: io però...non so...magari nell'antichità c'era una legge che si poteva cambiare nome, e forse ora non c'è più...
  • Gianluca: i soprannomi puoi
  • Alessia: io la mia cugina la chiamo Manuela, invece si chiama Emanuela. Io certe volta la chiamo Manu, certe volte invece Emu, tanti nomi
  • Dario: e invece io ho una nonna che si chiama Antonietta e invece la chiamano Anna e ho l'altra nonna (quella che ci ha portato i bruchi) che si chiama Emanuela e io la chiamo nonna Manu
  • Martina: per le mie nonne io ho...siccome si chiamano tutte e due Giovanna...solo che quella di Lari si chiama Giovanna e quella di Pisa si chama Giovannina. Quindi quella di Lari la chiamo nonna Giò e quella di Pisa la chiamo nonna Nina
  • Dario: ma il diminutivo solo per gli amici. Perché se vai al lavoro e ti dicono "scrivi la tua firma..." devi scrivere proprio il nome vero
  • Anna: io mi chiedo: ma se mi avessero dato un nome diverso, io mi sentirei una persona diversa o mi sentirei come sono ora?
  • Dario: Allora: ti sentiresti sempre uguale. Non conta il nome...non è che cambi te se cambia il nome. Il comportamento è più importante del nome, perché...non è che se cambia il nome cambia anche il comportamento
  • Gianluca: io ho i miei nonni ...la mia nonna si chiama Giovanna e il mio nonno si chiama Giovanni, sicché.... E il mio nonno, quello materno, lui si chiama Giuseppe, però io lo chiamo Beppe. E secondo me tu... potresti... Allora: come nome, Anna ti piace abbastanza?
  • Anna:
  • Gianluca: se ti davano un nome che non ti piaceva, allora poteva anche cambiare il comportamento
Facilitatrice: quindi possiamo anche dire che il nome può essere una parte importante di una persona
  • Alessia: ma non sempre
Facilitatrice Giulia: ma non sempre. Bene, finiamo qui il nostro dialogo perché  il tempo è finito.

LA VALUTAZIONE

Facilitatrice: Come vi siete trovati in questo argomento?
  • Molti: bene!
  • Facilitatrice Giulia: siete riusciti a esprimere quello che pensavate?
  • Anna: a me si sono chiarite di più le idee. Prima pensavo meno cose di quante ne penso ora su questo argomento.
  • Martina: Certo, prima di prima. Abbiamo le idee più chiare!
Facilitatrice: Quindi possiamo sentirci  soddisfatti di questa discussione?
  • Anna: io mi sento soddisfatta della discussione e penso anche che  la Comunità possa imparare a conversare con più attenzione gli uni verso gli altri, dalla prossima volta...
  • Gianluca: ...sì, è meglio!
  • Martina: perché avete iniziato a chiamarci Comunità?
  • Anna: perché lo siamo, no?





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