M: legge "(...)il 14 febbraio"
- Alessandro: per San Valentino!
M: legge "(...) si attacca un bottone"
- Jonathan: (fa finta di attaccarsi un bottone)
M: legge "I favori sono buone azioni"
- Andrea: Quando fai un favore agli altri gli altri ti vogliono bene, loro ti dicono "grazie"
- Balestri: qualche volta te lo possono anche ricambiare il favore
- Matteo S: è come se c'è una persona povera, e se gli fai qualcosa che lui ti ha chiesto perché è povero, questa è una super-azione di gentilezza
- Jonathan: se per esempio Matteo F mi chiede “mi vai a prendere un pacchetto di crackers?” io glielo vado a prendere, sennò lui non è mio amico
- Gianluca: secondo me, amico o non amico, per educazione (...vabbé, qualcuno può anche pensare al contrario...) per educazione (non è che sei costretto) quel favore glielo devi fare
M: se non ci vado a prendere il pacchetto di crackers lui non è più mio amico. Cosa ne pensate?
- Gianluca: non è vero. Può continuare ad essere tuo amico anche se quel favore non glielo fai. Però, anche solo per educazione, quel favore glielo dovresti fare
- Leo: io volevo dire a Serra: se è, per esempio, un bambino povero che vedi che sta male, non devi aspettare che sia lui a chiedertelo
- Matteo F: aspetti che te lo chieda? E magari lui non te lo chiede nemmeno
- Matteo S: sì
- Leo: Gianluca ha detto bene…come posso dire..anche più di una volta io non ti ho fatto favori, però te continui ad essere mio amico. A proposito dell'esempio dei cracker, io dico: "Non non ci vado perché sto facendo un’altra cosa…" Quindi, come ha detto Gianluca, sarebbe meglio farglielo il favore, ma se sei occupato a vare qualcos’altro il favore non glielo fai, ma l’amicizia resta.
- Sebastian: Mia sorella! Io le faccio tutto quello che lei mi chiede, ma se io le chiedo qualcosa lei non me lo fa. Io dico che non va bene e lei dice "Te lo faccio dopo". E dopo non lo fa. L'altro giorno io ho detto "Ora basta, vammelo a prendere!" E lei era piena di noia
- Martina: i fratelli sono tutti uguali!
- Erika: Anche la mia sorella è svogliata
- Marzia: anche la mia
- Gabriele M: però la mia ascolta!
- Leo: diciamo che è meglio se io sto zitto!
- Alessandro: finalmente ho la parola! Faccio un esempio. Allora, se io dico a un bimbo: "Mi vai a prendere una pera perché ho fame e lui me la va prendere e la porta, io la prendo e la mangio e gli dico: 'grazie, ti voglio bene' "
- Marzia: forse dire ti voglio bene non è il caso, basta che gli dici "grazie per quello che hai fatto" ma no "ti voglio bene". Lui ti vuole bene lo stesso.
- Alessando: ho cambiato idea. Gli dico: "grazie di avermi portato la pera"
- M: ma se ti avese detto: "abbi pazienza Ale, adesso non posso andarti a prendere la pera"
- Ale: lo chiedo a un altro bambino
- M: e se anche lui non ti può fare il favore?
- A: io gli voglio sempre bene
- Alessia: anche io se non non ho un fratello o una sorella, quando chiedo di fare qualcosa al mio cugino lui non me la fa
- Sebastian: è scortese
- Adam: a volte anche con Sebastian. Quando a ricreazione, per esempio lui fa il gioco dell’oca, e gli dico "vuoi giocare a un altro gioco? Vuoi fare qualcos'altro, per esempio le operazioni in colonna" Lui sempre no, no, no...
- Seba: ma le operazioni in colonna....all’ora di ricreazione si gioca
- Adam: però si possono anche fare
- Leo: se ti piacciono, le puoi anche fare a ricreazione
M: Legge "Qualcuno che conosco è un ramo di lillà". E' la frase di Elfie che ha vinto il concorso
- Marzia: come premio andrà in TV
- Alessandro: non si vergognerà?
- Leonardo: però ha detto che cambiava scuola il 14 febbraio!
- Erika: secondo me non cambierà scuolaAlessia: secondo me non ci vorrà più andare nell'altra scuola, perché ha saputo che ha vinto questo concorso, perché la maestra l’ha baciata e le ha detto "brava"
M: paragoniamo le cose anche con le altre cose?
- Gianluca: nei paragoni di solito si paragonano due cose e si vede la differenza. Es: le mie scarpe non sono uguali alle scarpe di Andrea
- Leo: Le scarpe di Andrea sono più rotte delle mie
M: ora provate a paragonate cose con idee
- Sebastian: te hai una cosa in mente e ne vedi un’altra. Quello che hai visto lo vuoi paragonare con quello che hai mente...
M: completate queste frasi in modo da formulare un paragone. Vi darò degli indizi . "I diamanti sono….della gomma"
- Sebastian: più duri
- Andrea: i diamanti sono più luminosi della gomma
- Adam: i diamanti sono più vivaci (nel senso di colori) della gomma
- Leo: non è vero, ci sono le gomme anche colorate
- Gianluca: i diamanti riflettono più della gomma
- Leo: la gomma proprio non riflette!
- Martina: non ci hai messo la parola "sono"
- Marzia: i motorini sono più veloci delle bici
- Alessia: le automobili sono più pesanti delle piume
M: sono più dolci di...
- Martina: le torte sono più dolci di una mela
- Gabriele M: le fragole sono più dolci degli spaghetti
M: sono più soffici di..
- Erica: i cuscini sono più soffici di un libro
M. sono più caldi di..
- Elena: il fuoco è più caldo del sudore
- Alessia: il sole è più caldo della maglia
M: si possono paragonare le cose e le idee?
- Adam: Matteo sta pensando un'idea e invece Gabriele M ne ha già una in mente
- Leo: Matteo F pensa che una piuma va più veloce di un pezzo di legno
- Erika: Gabriele M pensa un’idea e la confronta, per esempio con la lavagna
- Sebastian: faccio un esempio: io sto pensando a una maglia e osservo da qualche parte e vedo una lavagna e la voglio paragonare. La magli era quello che avevo pensato io e la lavagna era quella che avevo visto
- Gianluca: ma questo è un paragone fra cosa e cosa: anche se dici tu stavi paragonando una maglia una lavagna che pensavi, è sempre un paragone fra cosa e cosa
Suona la campanella.
Dobbiamo andare a casa
Nessun commento:
Posta un commento