mercoledì 8 febbraio 2012

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M: legge "(...)il 14 febbraio"

  • Alessandro: per San Valentino!



M: legge "(...) si attacca un bottone"

  • Jonathan: (fa finta di attaccarsi un bottone)




M: legge "I favori sono buone azioni"

  • Andrea: Quando fai un favore agli altri gli altri ti vogliono bene, loro ti dicono "grazie"
  • Balestri: qualche volta te lo possono anche ricambiare il favore
  • Matteo S: è come se c'è una persona povera, e se gli fai qualcosa che lui ti ha chiesto perché è povero, questa è una super-azione di gentilezza
  • Jonathan: se per esempio Matteo F  mi chiede “mi vai a prendere un pacchetto di crackers?” io glielo vado a prendere, sennò lui non è mio amico
  • Gianluca: secondo me, amico o non amico, per educazione (...vabbé, qualcuno può anche pensare al contrario...) per educazione (non è che sei costretto) quel favore glielo devi fare

M: se non ci vado a prendere il pacchetto di crackers lui non è più mio amico. Cosa ne pensate?

  • Gianluca: non è vero. Può continuare ad essere tuo amico anche se quel favore non glielo fai. Però, anche solo per educazione, quel favore glielo dovresti fare
  • Leo: io volevo dire a Serra: se è, per esempio, un bambino povero che vedi che sta male, non devi aspettare che sia lui a chiedertelo
  • Matteo F: aspetti che te lo chieda? E magari lui non te lo chiede nemmeno
  • Matteo S: sì
  • Leo: Gianluca ha detto bene…come posso dire..anche più di una volta io non ti ho fatto favori, però te continui ad essere mio amico. A proposito dell'esempio  dei cracker, io dico: "Non non ci vado perché sto facendo un’altra cosa…" Quindi, come ha detto Gianluca, sarebbe meglio farglielo il favore, ma se sei occupato a vare qualcos’altro il favore non glielo fai, ma l’amicizia resta.
  • Sebastian: Mia sorella! Io le faccio tutto quello che lei mi chiede, ma se io le chiedo qualcosa lei non me lo fa. Io dico che non va bene e lei dice "Te lo faccio dopo". E dopo non lo fa. L'altro giorno io  ho detto "Ora basta, vammelo a prendere!"  E lei era piena di noia
  • Martina: i fratelli sono tutti uguali!
  • Erika: Anche la mia sorella è svogliata
  • Marzia: anche la mia
  • Gabriele M: però la mia ascolta!
  • Leo: diciamo che è meglio se io sto zitto!
  • Alessandro: finalmente ho la parola! Faccio un esempio. Allora, se io dico a un bimbo: "Mi vai a prendere una pera perché ho fame e lui me la va prendere e la porta, io la prendo e la mangio e gli dico: 'grazie, ti voglio bene' "
  • Marzia: forse dire ti voglio bene non è il caso, basta che gli dici "grazie per quello che hai fatto" ma no "ti voglio bene". Lui ti vuole bene lo stesso.
  • Alessando: ho cambiato idea. Gli dico: "grazie di avermi portato la pera"
  • M: ma se ti avese detto: "abbi pazienza Ale, adesso non posso andarti a prendere la pera"
  • Ale: lo chiedo a un altro bambino
  • M: e se anche lui non ti può fare il favore?
  • A: io  gli voglio sempre bene
  • Alessia: anche io se non non ho un fratello o una sorella, quando chiedo di fare qualcosa al mio cugino lui non me la fa
  • Sebastian: è scortese
  • Adam: a volte anche con Sebastian. Quando a ricreazione, per esempio lui fa il gioco dell’oca, e gli dico "vuoi giocare a un altro gioco? Vuoi fare qualcos'altro, per esempio le operazioni in colonna" Lui sempre no, no, no...
  • Seba: ma le operazioni in colonna....all’ora di ricreazione si gioca
  • Adam: però si possono anche fare
  • Leo: se ti piacciono, le puoi anche fare a ricreazione

M: Legge  "Qualcuno che conosco è un ramo di lillà". E' la frase di Elfie che ha vinto il concorso 

  • Marzia: come premio andrà in TV
  • Alessandro: non si vergognerà?
  • Leonardo: però ha detto che cambiava scuola il 14 febbraio!
  • Erika: secondo me non cambierà scuolaAlessia: secondo me non ci vorrà più andare nell'altra scuola, perché ha saputo che ha vinto questo concorso,  perché la maestra l’ha baciata e le ha detto "brava"

M: paragoniamo le cose anche con le altre cose?

  • Gianluca: nei paragoni di solito si paragonano due cose e si vede la differenza. Es: le mie scarpe non sono uguali alle scarpe di Andrea
  • Leo: Le scarpe di Andrea sono più rotte delle mie

M: ora provate a paragonate cose con idee

  • Sebastian: te hai una cosa in mente e ne vedi un’altra.  Quello che hai visto lo vuoi paragonare con quello che hai mente...

M: completate queste frasi in modo da  formulare un paragone. Vi darò degli indizi . "I diamanti sono….della gomma"

  • Sebastian: più duri
  • Andrea: i diamanti sono più luminosi della gomma
  • Adam: i diamanti sono più vivaci (nel senso di colori) della gomma  
  • Leo: non è vero, ci sono le gomme anche colorate
  • Gianluca: i diamanti riflettono più della gomma
  • Leo: la gomma proprio non riflette!
  • Martina: non ci hai messo la parola "sono"
  • Marzia: i motorini sono più veloci delle bici
  • Alessia: le automobili sono più pesanti delle piume

M: sono più dolci di...

  • Martina: le torte sono più dolci di una mela
  • Gabriele M: le fragole sono più dolci degli spaghetti

M: sono più soffici di..

  • Erica: i cuscini sono più soffici di un libro

M. sono più caldi di..

  • Elena: il fuoco è più caldo del sudore
  • Alessia: il sole è più caldo della maglia

M: si possono paragonare le cose e le idee?

  • Adam: Matteo sta pensando un'idea e invece Gabriele M ne ha già una in mente
  • Leo:  Matteo F pensa che una piuma va più veloce di un pezzo di legno
  • Erika: Gabriele M pensa un’idea e la confronta, per esempio con la lavagna
  • Sebastian: faccio un esempio: io sto pensando a una maglia e osservo  da qualche parte e vedo una lavagna e la voglio paragonare. La magli era quello che avevo pensato io e la lavagna era quella che avevo visto
  • Gianluca: ma questo è un paragone fra cosa e cosa: anche se dici tu stavi paragonando una maglia una lavagna che  pensavi, è sempre un paragone fra cosa e cosa



Suona la campanella. 
Dobbiamo andare a casa

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